officina di preparazioni sportive per Lambretta, GORI, nasce a Firenze alla fine degli anni 50' dalla passione innata per i motori di Giancarlo Gori e del padre Vasco che partecipava a gare di regolarità per scooter (Giancarlo, fin da piccolo, si divertiva ad assemblare e truccare i micromotori per i modellini di barche a 2 tempi, ma non aveva ancora l'età per poter aprire un’attività).

Le origini risalgono all'ormai lontano 1958 quando si alzava per la prima volta la saracinesca della piccola officina sul Lungarno Cellini 49 a Firenze, in principio solo per riparazioni motocicli e scooter, successivamente per le preparazioni sportive, soprattutto per i modelli Lambretta. Dopo vari esperimenti su ciclomotori di ogni genere e le prime “modifiche” su Itom 50, Giancarlo si concentrò sull’elaborazione e commercializzazione dei modelli Lambretta, iniziò a fare pratica preparando il modello TV 175 1° serie di famiglia, (foto 1) per poi proseguire sui modelli Li 2° serie, TV 175 2° serie e Li 3° serie.

Nell’”Officina del Gori”, che nel frattempo era diventata concessionaria ufficiale Lambretta, si elaboravano i modelli Li 3° serie 125 per consegnarli nuovi, chiavi in mano, già con il kit cilindro portato a 175 o 200cc. (foto), marmitta modificata con cono tipo espansione (foto), carburatori maggiorati Dell’Orto SS 27 - 30 e altri pezzi meccanici che venivano recuperati dalla rottamazione delle vecchie motociclette Guzzi, Gilera, Benelli, Sertum e inglesi anni 40’-50’. Ci fu subito un grande interesse per le Lambretta preparate da GORI ed il crescente successo creò un gruppo di clienti affezionati, i quali, su idea di Giancarlo, fondarono una squadra, la “Scuderia Gori” con tanto di logo ufficiale (vedi foto 2) e una saetta disegnata sui cofani.

“Scuderia Gori”nacque per partecipare alle competizioni, molte furono le gare di regolarità ed i Rally a cui partecipò, con buoni piazzamenti e vittorie (Foto 3), ma come era usanza dell’epoca, ci si cimentava anche in sfide tra amici o contro altri ciclomotori, scooter, preparati da officine “concorrenti” o addirittura contro moto di grossa cilindrata e auto. Le Lambretta si sfidavano su strade poco trafficate e rettilinee, uno dei luoghi abituali era la statale Firenze Mare, poco trafficata in quegli anni dove queste sfide domenicali raggiunsero un punto di notorietà così alto da essere seguite dal pubblico e attirare l’interesse del venditore di gelati, panini e bibite!

I piloti si sfidavano sui 400 metri con partenza da fermo e tra le tante sfide ricordiamo quella che vide la Lambretta GORI guidata da Roberto Capolino battere una Triumph Boneville 650 o quella in cui Stefano Benelli sfidò in accelerazione, a Forte dei Marmi, una Ferrari. Una scommessa per ogni sfida e una pizza in compagnia ad ogni vittoria con tutto il gruppo di amici “GORIzzati”; la pizza più saporita, ovviamente, fu quella mangiata dopo aver battuto la Ferrari. Gli echi di queste sfide e le vittorie nelle gare di regolarità della Scuderia Gori portarono molta notorietà all’”Officina del Gori”, Giancarlo fu il primo a sperimentare la doppia aspirazione al cilindro nel 1964 su uno scooter (Lambretta TV175 3° serie) (foto 4) e nell’anno successivo, il 1965, sempre sulla stessa Lambretta elaborarono il motore per il “Record di Monza”, inventando una carenatura a “campana” che avvolgeva la Lambretta dal parafango allo scudo, ma con carrozzeria e telaio completamente originali. Il Record fu ufficializzato dai cronometristi del C.O.N.I. che registrarono l’incredibile velocità di 162,83 km/h, (X tasto link che riporta alla storia delle gare e record) però nello stesso anno i rapporti con la Innocenti si deteriorarono a causa del mancato supporto ufficiale al Record organizzato a Monza, promesso dalla casa. Alla fine degli anni sessanta l'interesse dell’Officina Gori si spostò per un breve periodo sul mondo Vespa, realizzando, per primi, cassette di trasformazione per Vespa 50-90 e 125 telai piccoli.

La Scuderia Gori partecipò a 2 edizioni del GIRO d'ITALIA, 1966 e 1967, con 3 Vespa 90ss elaborate Gori, conquistando la vittoria di categoria e buoni piazzamenti in classifica generale (foto 5); la squadra era capitanata da Vasco Gori, un vero asso con quella piccola Vespa. Giancarlo non poté esimersi dal tentare un altro Record, questa volta con La Vespa raggiunse la ragguardevole velocità di 145,8 km/h (foto 6).

Il telaio utilizzato era quello della Vespa 90 modificato, tagliato per abbassare il baricentro, il motore utilizzato montava un cilindro da kart Saetta 100cc, adattato, con una carenatura a campana simile a quella della Lambretta. Il Record non fu registrato ufficialmente, in primis per il disinteresse degli sponsor e di Piaggio, ma anche a causa del repentino cambiamento di rotta della Officina Gori che si tuffò nel mondo delle motociclette, realizzando quelle che furono tra le più belle e vincenti moto da Cross e Regolarità italiane, ma questa è un altra storia… motogori.com.

Foto 1

Foto 2

Foto 3

Foto 4

Foto 5

Foto 6